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Ciao a tutti! e benvenuti nel mio mondo! Io sono Giulia, una studentessa universitaria dell'accademia di belle arti di Genova. In questo Blog potete trovare un sacco di informazioni su di me, le mie passioni, ecc. Più in particolare, giusto per dirne qualcuna, è bene che voi sappiate che io sono una grandissima appassionata di cinema, di ogni genere, in particolare mi piacciono molto i film thriller e quelli d'azione, ma in lienea di massima se sento parlare di film, non posso fare a meno di intervenire! Oltre a questo, mi piacciono molto gli animali, in particolare i cani, infatti ho un cane di razza Carlino di nome Jocky che adoro!!! Mi piace un sacco anche lo sport che pratico da 13 anni circa che è la scherma, perchè mi fa sentire libera, scarica tutte le tensioni che accumulo durante la giornata, ed infine parlando della mia professione, vi posso dire che adoro in una maniera inimmaginata l'arte!

giovedì 21 ottobre 2010

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venerdì 15 ottobre 2010

Hachikō



Hachikō (ハチ公?) (10 novembre 19238 marzo 1935) fu un cane di razza Akita. Dopo la morte del suo padrone, Hidesaburō Ueno, si recò ogni giorno, per quasi dieci anni, ad attenderlo, invano, alla stazione, in cui l'uomo prendeva il treno.

La vicenda ebbe un enorme riscontro nell'opinione pubblica dell'epoca e ben presto Hachikō divenne, in Giappone, un emblema di affetto e lealtà. Nel1934, al fedele animale fu dedicata una statua e, negli anni, la sua storia divenne il soggetto di film e di alcuni libri. Conosciuto anche come Chūken Hachikō (忠犬 ハチ公,? letteralmente cane fedele Hachikō), il suo vero nome era Hachi (il suffisso "kō" è usato come vezzeggiativo)

Storia

Hachikō nacque in una fattoria di Odate, nella Prefettura di Akita, il 10 novembre 1923.[1] Era un esemplare maschio di Akita bianco. All'età di duemesi, venne adottato da Hidesaburō Ueno, un professore universitario del dipartimento agricolo di Tokyo, che lo portò con sé nella sua abitazione a Shibuya. Ogni mattina, il professor Ueno, pendolare per esigenze di lavoro, si dirigeva alla stazione di Shibuya per andare a lavorare. Il suo fedele cane lo accompagnava sempre e ritornava alla stazione quando il suo padrone rientrava dalla giornata lavorativa.

Il 21 maggio 1925, Ueno morì di ictus mentre era all'università. Hachikō, come ogni giorno, si presentò alla stazione per le tre del pomeriggio (l'orario in cui il suo padrone solitamente arrivava), ma il professor Ueno non era ancora tornato. Il cane attese invano il suo arrivo. Ciononostante, tornò alla stazione il giorno seguente e fece così anche nei giorni successivi. Con il passare del tempo, il capostazione di Shibuya e le persone che prendevano quotidianamente il treno iniziarono ad accorgersi di lui e cercarono di accudirlo, offrendogli cibo e riparo.

Con il tempo, tutto il popolo giapponese venne a conoscenza della storia di Hachikō; molte persone cominciarono ad andare a Shibuya solo per vederlo e per poterlo accarezzare. Nonostante il passare degli anni e il progressivo invecchiamento, il cane continuò comunque a recarsi alla stazione, esclusivamente la sera, quando il suo padrone sarebbe dovuto arrivare. Nell'aprile 1934, venne realizzata, ad opera dello scultore Teru Ando, una statua in bronzo con le sue sembianze, posta nella stazione di Shibuya; un'altra simile venne eretta adOdate, la sua città natale; lo stesso cane fu presente all'inaugurazione.

L'8 marzo 1935 Hachikō morì di filariasi all'età di dodici anni, dopo aver atteso ininterrottamente per ben dieci anni il ritorno del suo padrone. La sua morte impietosì la comunità nipponica; la notizia venne inserita in tutte le prime pagine dei giornali giapponesi e venne dichiarato un giorno di lutto per ricordare il suo reiterato gesto di fedeltà nei confronti del padrone.[2]

Durante la seconda guerra mondiale, il governo giapponese, necessitando di quantità ingenti di metalli per costruire le armi, ordinò di usare anche quello della statua di Hachikō. Nel 1948, tre anni dopo la fine del conflitto, Takeshi Ando, figlio di Teru, ricevette la commissione di scolpire una nuova statua raffigurante il cane, sempre nello stesso posto di quella precedente.

Nonostante il corpo di Hachikō sia stato preservato tramite tassidermia ed esposto al Museo Nazionale di Natura e Scienza a nordovest della stazione, alcune sue ossa sono sepolte nel cimitero di Aoyama, accanto alla tomba del professor Ueno. L'8 aprile di ogni anno, in Giappone viene organizzata una cerimonia per ricordare Hachikō, alla quale partecipano vari amanti dei cani che portano il loro omaggio alla sua lealtà e alla sua devozione.

lunedì 11 ottobre 2010

Vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo
e pensa come se non dovessi morire mai.

venerdì 8 ottobre 2010

giovedì 7 ottobre 2010

Con te ho pianto, con te ho riso, con te ho vissuto parte della mia vita. Tu mi hai fatto crescere, e per questo non smetterò mai di volerti bene e ci sarò sempre per te.

mercoledì 6 ottobre 2010

lunedì 4 ottobre 2010

domenica 3 ottobre 2010

Buongiorno!

Pikachù Rabbit Version




Gli oceani, soprattutto se ci si spinge a grandi profondità, ci propongono creature altrettanto insolite e interessanti, come Il Blobfish (Oceano Pacifico)

e l’Azolotl (Oceano Atlantico).

Wendy


Wendy è stata definita " il cane più muscoloso del mondo" all'età di 4 anni pesava 27 kg, il doppio rispetto alla media della razza canina a cui appartiene.

Wendy è un cane di razza whipper, ma è spesso confusa con un cane di razza pit pull, la sua proprietaria si chiama Ingrid Hansen e vivono entrambie in una fattoria a Victoria in Canada

Pikachù






Il modo in cui vieni al mondo è irrilevante, è quello che fai del dono della vita che stabilisce chi sei...

Ezechiele 25:17... Il cammino dell'uomo timorato e' minacciato da ogni parte dalle iniquita' degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carita' e della buona volonta' conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre perche' egli e' in verita' il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calera' sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno, su coloro che proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome e' quello del Signore quando faro' calare la mia vendetta sopra di te...

Mi piace svegliarmi alla mattina e non sapere cosa mi capiterà
o chi incontrerò, dove mi ritroverò. Secondo me la vita è un
dono, e non ho intenzione di sprecarla,
non sai mai quali carte ti capiteranno nella prossima mano,
impari ad accettare la vita come viene..
così ogni singolo giorno ha il suo valore!

Per vivere bisogna amare, per amare bisogna soffrire.
Quindi per vivere bisogna soffrire.

Gli amici vanno e vengono nella vita, come i fattorini in un albergo.


Ti voglio dire una cosa Balto. Un cane non può fare questo viaggio da solo, ma forse un lupo si.